Di solito questa rubrica è ricca di satira, arguzia e considerazioni interessanti.
Questa volta, però, l'autore era devastato da nausea, vomito e mal di testa SENZA essersi prima sbronzato!
Ecco quindi cos'è venuto fuori!
Maledetta influenza! Febbre, cagaccio, vomito e debolezza diffusa. Quando poi il dottore si mette in testa che state male veramente arriva un ulteriore supplizio: gli antibiotici con i quali è vietata l’assunzione degli alcolici! Vista così è proprio una malattia fastidiosa, ma se vissuta con la giusta filosofia anche lei può diventare un’esperienza interessante.
Infatti, mi ricordo con lucido appannamento come, durante un’influenza aggressiva come Vittorio Sgarbi, la febbre piuttosto alta mi ha permesso esperienze etil-oniriche altrimenti insondabili. Si, perché quando i gradi del mio corpicino hanno cominciato a salire liberamente oltre i quaranta, mi sono sentito volatile e limpido come una buona grappa. La comunanza di gradi con il nobile nettare mi ha regalato purezza e calore, spessore e nobiltà.
Anche l’influenza è diventata utile, mi ha permesso di immedesimarmi con quello che è il mio distillato preferito evitandomi il mal di testa del giorno dopo. È stata un’esperienza mistica che mi ha ricordato come spesso gli artisti abbiano prodotto grandi opere d’arte sotto l’effetto di sostanze che alteravano i loro stati di coscienza facendoli diventare tutt’uno con quello che poi sarebbe diventato un capolavoro.
Quello che mi chiedo è cosa avesse assunto e come si sentisse Piero Manzoni quando ha prodotto la “Merda d’artista”! E di conseguenza mi chiedo, ma perché uno che caga e poi prende il suo prodotto e lo mette in lattine vendendole per dei gran soldi è un artista e un ciucco che si diletta a riempire artisticamente di vomito i cessi di qualsiasi pub è considerato un debosciato e preso a mazzate?
(Forse avrebbe voluto concludere il pezzo dando anche la risposta, ma temo che questa volta CCB fosse più ciucco del solito! N.d.MAD)
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